giovedì 29 agosto 2013

PREFAZIONE DI BIGODINI SPARLANTI... di Marianna Carlino


PREFAZIONE


Non mi sono accadute che cose inaspettate.
 Molto avrebbe potuto essere
diverso se io fossi stato diverso.
 Ma tutto è stato come doveva essere;
 perchè tutto è avvenuto in quanto io
 sono come sono.
(Carl Gustav Jung)

L’uomo è un essere simbolico. Ha, cioè, in sè delle immagini universali che a contatto con l’esperienza si fanno simboli. E il simbolo non è altro che il linguaggio attraverso cui le storie narrate si fanno Miti. Ed ecco qua “Bigodini sparlanti” che simbolicamente vuole rappresentare le storie comuni raccontate o sceneggiate in un luogo comune: il salone della parrucchiera La Ggina. Una sorta di tempio dove vengono depositati tutti i segreti più indicibili.
D’altra parte è da sempre stato questo l’obiettivo dei miti: raccontare storie di mondi, di eroi o semplicemente di gente comune, ma con la caratteristica di entrare nel profondo di una comunità, di un gruppo di persone, per farsi immaginario collettivo. Ed è proprio quello che fa l’autrice di questo libro, riuscendo, con le sue storie, a penetrare in quello che è il nostro immaginario.
Storie di tutti i giorni, di gente qualsiasi, ma che se non messe per iscritto, con l’umorismo che contraddistingue l’autrice, non espleterebbero la loro più importante funzione: quella di essere uno specchio della società. Uno specchio attraverso cui guardarci e soprattutto riconoscerci. Un modo chiaro per dire: “si!..siamo proprio noi!..”.
E tutto questo l’autrice lo fa con sincera ingenuità, con forte ironia e, perché no, con stridente sarcasmo nei momenti in cui lei stessa giudica poco conveniente una battuta, una parola di troppo uscita dalla bocca delle protagoniste delle sue storie. Allo stesso modo ad una risata spontanea riesce ad alternare momenti di velata tristezza dettata dalla sua innata sensibilità.
In questo modo i suoi racconti vengono impressi nella nostra mente, e mentre ridiamo, il libro mette in evidenzia gli aspetti più vivi e reali della quotidianità: il sesso: uno dei tanti tabù della società simboleggiato dal rappresentante sexy o descritto nei più svariati modi dalle clienti; la Fit-ness, la cura del proprio corpo che attualmente è di fondamentale importanza tanto da spingere le clienti a farsi  belle per un funerale. Una cura che simboleggia l’insicurezza e la paura di non essere adatto, una ricerca spasmodica della perfezione, pena l’esclusione dalla comunità; facebook il social network più famoso al mondo dove ognuno può essere virtualmente se stesso senza esserlo realmente o trasformarsi in ciò che ha sempre desiderato essere senza identificarsi; o il Grande Fratello e cioè quella curiosità morbosa della gente che arriva a farsi quasi voyeurismo, un godere eccitante nello spiare, nell’osservare, nel sapere ogni lato recondito della vita di qualcuno, inclusa la spesa al supermercato.
“Bigodini sparlanti” è tutto questo. Storie che fanno ridere, che fanno riflettere che entrano nel nostro immaginario collettivo e l’autrice lo sa che chi entra nell’immaginario collettivo…si fa mito.



Dott.ssa Maria Anna Carlino

Segreteria del Rettore

Università del Salento

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